Ordinamento alfabetico per lingue diverse dall’inglese
Il programma BibTeX è stato scritto in primo luogo per occuparsi di riferimenti bibliografici in lingua inglese. Per questo motivo, presenta importanti limiti nella gestione dei caratteri accentati, ed è ancora più limitato con quelli di alfabeti non latini. Biber, invece, è stato scritto da zero per gestire correttamente tutte le lingue, anche quando si trovano mescolate in una stessa bibliografia.
Ciò significa che se devi comporre una bibliografia e ordinarne i riferimenti in un ordine diverso da quello inglese, dovresti adoperare biblatex
+ Biber e non natbib
+ BibTeX.
Collegamenti ipertestuali
Caricando il pacchetto hyperref
(come descritto in una lezione precedente), alcuni elementi della bibliografia verranno trasformati automaticamente in collegamenti ipertestuali. La cosa è particolarmente utile per URL e DOI.
Differenze tra gli stili di BibTeX e buone pratiche
Sebbene la sintassi generale dei file .bib
sia sostanzialmente identica tanto per BibTeX quanto per biblatex
, l’insieme dei campi ammessi (quelli che poi verranno adoperati dallo stile) dai diversi record e il loro significato esatto non solo possono variare tra i due programmi, ma anche tra diversi stili di BibTeX. Quasi tutti gli stili hanno in comune un ampio insieme di record e campi fondamentali, ma alcuni campi differiscono tra loro.
Prendiamo l’URL, per esempio. Alcuni vecchi stili BibTeX .bst
(in particolare gli stili BibTeX ‘standard’ come plain.bst
, unsrt.bst
, eccetera) sono antecedenti all’invenzione dell’URL e non prevedono un campo dedicato a una risorsa on-line. Per risolvere il problema si può indicare l’URL nel campo howpublished
. Gli stili più recenti, invece, prevedono il campo url
e non presentano alcun problema.
Per poter sfruttare appieno il potenziale dello stile che hai scelto, dunque, dovrai scoprire i campi che ammette e la loro semantica.